Dal discorso del Presidente Francesco Maltese
“Care amiche e cari amici come presidente del R.C. Trapani Erice per l’anno sociale
2019/20 è toccato a me il graditissimo compito di celebrare il quarantennale della
fondazione del nostro club.
Mi accingo pertanto con gioia commista a tanta emozione ad aprire questa serata speciale
in piacevole armonia insieme a coloro che hanno a cuore il nostro club con i quali è
sempre una festa incontrarsi per l’amicizia e la stima che ci accomuna sono qui con noi
Titta Sallemi e Gaetano Lo Cicero in doppia veste come autorità rotariane Titta PDG e
vice governatore del Distretto 2110 e Gaetano PDG e componente del consiglio consultivo
dei Past governor ma anche soci onorari del nostro club assieme a Goffredo Vaccaro,
Ettore Tripi e Francesco Arezzo che questa sera non è qui tra noi perché impegnato in altra
sede.
Sono trascorsi 40 anni da quel “Volli fortissimamente volli” che nell’ottobre del 1979 in
un territorio in piena crescita economica e sociale per iniziativa di Pino Garraffa 28 uomini
“ illuminati” concretizzarono l’idea della nascita del club Trapani Erice da una costola del
club di Trapani, club padrino, la cui compagine territoriale di questo nuovo club doveva
abbracciare le professionalità presenti in quella parte della città territorio di Erice.
Da quella data la ruota del nostro club iniziò a girare e già ha raggiunto il traguardo dei 40
anni.
Quarant’anni è sicuramente una tappa importante nella vita di ciascuno di noi così come
nella vita di un club.
E’ emozionante volgere lo sguardo al passato e ripercorrere 40 anni di storia, tutti i
service, tutti gli avvenimenti, tutte le iniziative intraprese sempre rivolte verso il sociale,
verso i meno fortunati, alla diffusione della cultura sia sul territorio locale dove il club è
radicato che nel panorama globale delle azioni umanitarie.
Servire al di sopra di ogni interesse personale, promuovere comprensione, diffondere gli
ideali rotariani amicizia tolleranza e solidarietà sono stati sempre presenti in ogni attività
di servizio o di opere di sostegno a favore di coloro che ne hanno bisogno.
Tanti sono i ricordi, gli avvenimenti, e perdere questa memoria storica sarebbe un
sacrilegio, ecco la necessità di produrre una pubblicazione sulla riga di quella del
trentennale atta a raccogliere gli eventi più importanti della vita del club per consegnarli
alla conoscenza e apprezzamento dei soci attuali e di quelli che verranno.
Ringrazio pertanto la commissione per il quarantennale che si è occupata della
realizzazione della pubblicazione raccogliendo e riordinando tutte le attività svolte dai vari
presidenti in tutti questi anni, un grazie in ordine alfabetico a Nicola Abita, Carlo
Cappabianca ,Mariangela Ettari, Giuseppe Laudicina e a Salvatore Martinico , non me ne
vogliano gli altri componenti della commissione ma un grazie particolare voglio rivolgerlo
a chi più si è speso nella stesura della pubblicazione un grazie Carlo per l’impegno profuso
con spirito di servizio e un grazie a Salvatore per la ricerca fatta con scrupolosa cura, con
abnegazione e profondo spirito rotariano. Memoria storica dicevo ,da sempre l’uomo ha
tratto esperienze dal passato, la memoria storica è la custodia del passato e il progetto per
il futuro, infatti la memoria è custode e tesoro di tutte le cose.
Stasera festeggiamo il quarantennale e nel club non sono più presenti soci fondatori, Carlo
Cappabianca e Giuseppe Laudicina sono gli unici soci di lunga militanza nel club infatti
furono ammessi durante il primo anno dalla fondazione del club.
Nel corso degli anni il nostro club è cresciuto e ha sentito la necessità di aprirsi verso la
componente giovanile con la fondazione 24 anni fa del Rotaract, club dinamico pieno di
entusiasmo che ha espresso anche un RD e 10 anni fa Salvatore Martinico “ Volle
fortissimamente volle”e fondò l’interact completando l’intera compagine della famiglia
rotariana nel club.
Ed ora avviandomi verso la conclusione non posso non rivolgere un pensiero affettuoso
commosso e riconoscente a Pino Garraffa per aver avuto la geniale intuizione che portò
alla nascita del nostro club ,ai soci fondatori, a tutti i presidenti che anno dopo anno hanno
guidato il club, un grazie a tutti i soci che non sono più tra noi e che ricordiamo con
affetto, grazie a tutti i soci di oggi che vivono la vita del club con entusiasmo e passione
permettendo così la continuità del servire rotariano.
Consapevole della responsabilità ma anche del privilegio che ho nel presiedere l’anno del
quarantennale, questa sera voglio simbolicamente passare un testimone ideale ai futuri
presidenti ,ai futuri soci affinchè proseguano con dedizione il proprio ruolo di rotariani;
andiamo avanti, questo è il mio augurio, andiamo avanti sulla strada intrapresa in amicizia
in armonia tralasciando gli aspetti campanilistici e personalistici abbracciando gli ideali
rotariani con convinzione e spirito di servizio.
P.H. diceva al figlio:
Se il Rotary ci ha incoraggiato a considerare la vita e gli altri con maggiore benevolenza,se
il Rotary ci ha insegnato ad essere più tolleranti e a vedere il meglio in ognuno, allora il
Rotary ci ha dato tutto ciò che possiamo attenderci”.