Dal discorso del Presidente Francesco Maltese
La visita del Governatore è il momento più significativo della vita del club (così recita il
manuale), perché è un momento di confronto, di scambio di esperienze, di suggerimenti
utili alla realizzazione delle progettualità e dei programmi del club.
Caro Governatore, questo pomeriggio ci siamo detti tutto quello che c’era da dire e ora
tocca a Te parlare.
Durante l’incontro amministrativo ti ho presentato un club sano, efficiente, carico di
entusiasmo e di progettualità ma soprattutto fatto da soci di buona volontà, onesti, e di
buon carattere.
Ti sei confrontato con il nostro Interact e il nostro Rotaract fiori all’occhiello di questo
club che ho il privilegio e l’onore di presiedere.
Governatore, viviamo tempi di grandi cambiamenti e di grandi incertezze sociali, il futuro
ha altre prospettive rispetto a qualche decennio fa e anche il Rotary risente di tali
cambiamenti, i club giovanili per la diaspora dei ragazzi che lasciano la nostra terra per la
loro formazione universitaria e che vanno in altre regioni facendo venir meno il numero
dei soci e quindi la possibilità di poter realizzare di più.
La crisi economica che affligge la nostra società non risparmia nessuno, dall’imprenditoria
ai professionisti, ed è questa a mio avviso la causa più importante che frena la cooptazione
dei soci.
Noi oggi abbiamo preso con te degli impegni sia sui programmi da realizzare e ti
riassicuro che saranno realizzati, onoreremo gli impegni economici presi sia verso il
Distretto che verso la Rotary Foundation ma…..vi prego non chiedeteci più soldi…c’è la
crisi!!!
Nel mio discorso d’insediamento, dissi che il Rotary va al passo con i tempi, un Rotary che
si innova e si rinnova ma che affonda le sue sue radici nel prezioso patrimonio del
passato, in quell’occasione io approdai verso l’etica rotariana come espressa nel the kay
test , queste sono domande importanti e profonde, che se attenzionate una per una aprono
orizzonti immensi sul concetto di service e ancor di più sul servire al di sopra di ogni
interesse personale, ma questa sera, all’etica rotariana, che resta il primo movens dell’elisir
di lunga vita del Rotary, voglio sottolineare anche l’importanza che riveste l’ordinamento
strutturale del Rotary ,con le sue zone, il Presidente del RI ,tutti i suoi apparati la RF ecc.
fino ad arrivare ai Distretti ai Governatori e a noi dirigenti di club.
La struttura del Rotary mal potrebbe però funzionare se non avesse regole precise e chiare,
che, anche se modificabili per adattarli all’esigenza dei tempi e agli ambienti sociali
territoriali dove opera il Rotary rendono il tutto una struttura armonica, quindi etica
struttura e regole sono gli elementi che danno forza e sostanza al Rotary anche se, il
Rotary è soprattutto amicizia e servizio, infatti noi rotariani non siamo dei benefattori ma
siamo artefici di progetti umanitari sia a carattere internazionale che locale e saranno
queste progettualità locali e internazionali assieme al rafforzamento dell’amicizia tra i soci
e il coinvolgimento delle loro famiglie a dare un grande valore aggiunto alla vita del club.
Questo è il Rotary che si vive nel Club Trapani Erice, questo è il Rotary che ho ereditato
dai miei predecessori e che traghetterò carico di entusiasmo e progettualità nelle mani di
colui che è stato già designato a dare il prossimo giro di ruota.”

In questa occasione il Club si è arricchito di tre nuovi soci: Teresa Albanese, Carmelo Pizzitola e Giancarlo Ricevuto